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L’Agopuntura fa parte dell’antichissimo corpo di conoscenza medica cinese che fa capo al Taoismo. Anche se l’agopuntore non gestisce direttamente l’energia, i piccoli aghi di metallo (il metallo è un ottimo conduttore di energia sottile) inseriti sotto pelle in punti precisi del corpo, influiscono sulla circolazione energetica interna del corpo, in modo da accumulare, dissipare o deviare il fluire dell’energia lungo i canali di scorrimento, i cosiddetti “meridiani energetici”.

Oggigiorno l’Agopuntura è una delle terapie alternative più studiate e diffuse, essendo ormai praticata anche da moltissimi medici, se non altro come supporto alla medicina classica.
La mappatura cinese dei canali energetici, dei punti sensibili (ago-punti) e delle loro corrispondenze con organi e funzioni è servita come base sia per lo sviluppo di numerose altre pratiche energetiche, sia manuali che strumentali. benché i cinesi siano stati il popolo che maggiormente ha approfondito questa conoscenza, con meticolosità e precisione impareggiabili, creando una vera e propria Scienza, il fatto che sulla superficie del corpo umano siano riscontrabili punti e aree sensibili aventi una precisa corrispondenza con organi e sistemi interni è comune a molte discipline terapeutiche sia dell’antichità che moderne.

A fianco dell’Agopuntura si colloca infatti la Riflessologia Plantare e tutti quei trattamenti che utilizzano le cosidette “proprietà olografiche” del corpo.

All’inizio del ‘900, anche in Italia si sviluppò, in totale autonomia dal sistema cinese, una particolare pratica di riflessologia, grazie all’immenso lavoro di Giuseppe Calligaris, scopritore di una fitta rete di linee e e di placche energetiche sulla pelle dell’intero corpo umano, con corrispondenze sia anatomiche che emozionali e psichiche.
Calligaris, a differenza dei cinesi, non operava sui punti cutanei con gli aghi, bensì stimolandoli o meccanicamente per pressione o mediante sbalzi termici (caldo o freddo), con la luce o la corrente elettrica.

Recentemente questa conoscenza, che si era perduta nei due dopoguerra, è stata riportata alla luce e integrata in un sistema funzionale da due ricercatori olistici –  Flavio. Gandini e Samatha Fumagalli – denominato Dermoriflessologia.

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