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Shiatsu e T.E.V.?

Quest’inverno, volendo muovere un po’ le mie articolazioni arrugginite, mi sono imbattuto abbastanza casualmente nello “Zen Stretching” che, come ho ben presto appurato, non ha nulla a che fare con lo Zen, poco con lo stretching, mentre molto con lo Shiatsu…Si tratta, infatti, di serie di esercizi, per lo più statici – elaborati originariamente dal Maestro Shizuto Masunaga e quindi rielaborati sotto il nome di “Zen Stretching” da Silvia M. Rossi – con lo scopo di stimolare o disperdere l’energia lungo i diversi Meridiani senza bisogno di un intervento esterno. Una sorta di auto trattamento, insomma.

Dal canto mio sapevo qualcosa di Shiatsu, avendo conosciuto agli inizi degli anni ’70 un giovane giapponese,  Yuji Yahiro, che, appena sbarcato a Milano, si fermò per qualche tempo presso il Bu-Sen, il Dojo dove praticavo Judo Tradizionale, e fu lui che, in pratica, fece conoscere lo Shiatsu in Italia! Noi ne apprendemmo solamente i primi rudimenti e li utilizzammo per anni come semplice pratica defaticante e rilassante dopo la pratica del Judo.
Ovviamente sapevo dell’esistenza dei punti dell’Agopuntura e dei cosiddetti “Meridiani”, ma niente di più di quello che tutti ormai sanno, cioè che i cinesi avevano individuato sulla superficie del corpo un’ampia serie di punti particolarmente sensibili che possono essere stimolati con gli aghi, la dita o altro, situati lungo determinate linee di scorrimento dell’energia chiamate “Meridiani”. In sostanza i “Meridiani” (nome attribuito dei navigatori occidentali, seguendo la terminologia cartografica, a quelle strane linee, per lo più verticali, presenti sulle mappe cinesi del corpo umano) furono sempre considerati niente di più che canali di scorrimento del misterioso Ch’i, l’energia vitale che vivifica il corpo, in assonanza con la struttura del sistema circolatorio e linfatico.

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Shizuto Masunaga

Attraverso lo Zen Stretching, uno sviluppo sistematico degli esercizi sui Meridiani elaborato da Silvia M. Rossi, insegnante di Ohashiatsu, mi sono quindi accostato alla visione di Masunaga, scoprendo che il mondo dello Shiatsu è ben più complesso di quello che immaginassi e che  Masunaga è stato un vero rivoluzionario nel suo campo!
Egli introdusse lo schema dei Meridiani nella pratica dello Shiatsu e, non soddisfatto di quanto tramandato dalla tradizione cinese, si mise a verificarne l’esistenza e la natura “sul campo”. Sulla base della propria esperienza elaborò quindi una nuova mappa dei Meridiani, basandosi sulla risonanza percepita nelle varie parti del corpo, che differiva alquanto da quella classica cinese. Nello stesso tempo si rese anche conto che il significato e la portata terapeutica dei Meridiani stessi andava ben oltre il concetto di “canale portante dell’energia”.

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I Meridiani secondo Masunaga

Per Masunaga quanto tracciato sulle mappe cinesi sono solo dei collegamenti schematici, per lo più in linea retta, tra i diversi punti sensibili utilizzati nell’agopuntura, e non rispecchiano la realtà dei meridiani nel corpo, né la loro natura. Per Masunaga, infatti, i Meridiani non sono solo i percorsi dell’energia nel corpo, bensì la manifestazione energetica di 6 Funzioni vitali fondamentali presenti in ogni organismo vivente, dai più semplici, come l’ameba, ai più complessi.
Queste 6 Funzioni Vitali si manifestano nell’Uomo in altrettante coppie di Meridiani, complementari fra loro. Abbiamo quindi 6 coppie per un totale di 12 Meridiani il cui percorso, che può modificarsi sulla base dello stato energetico della persona, riflette l’influenza delle Funzioni nel corpo.

I Meridiani hanno quindi un aspetto denso (Yin) ed uno sottile (Yang):
– l’aspetto Yin è rappresentato dalla loro struttura in quanto canali energetici con un percorso specifico nel nostro corpo, uno spessore, un inizio, una fine, una direzione ed un certo numero di punti sensibili;
– l’aspetto Yang è rappresentato invece dalla loro funzione energetica: un’espressione della nostra vita, una funzione vitale, una capacità, una facoltà del nostro essere, un movimento del Ki, senza il quale la vita non sarebbe possibile.

C’è da rilevare che per Masunaga i Meridiani non rappresentano solo dei semplici “percorsi dell’energia nel corpo” quanto piuttosto delle aree di risonanza in cui la particolare qualità/informazione vibrazionale della relativa Funzione risulta amplificata, consentendone così la percezione e la stimolazione mediante il tatto.
Inoltre ogni Funzione, e quindi ogni coppia di Meridiani, si manifesta non solo sul piano fisico, negli organi e sistemi interessati, ma su tutti i piani d’esistenza, quindi anche a livello emozionale, mentale e spirituale.

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Ted Saito

E’ evidente che una tale visione, scaturita dalla pratica e dalla sperimentazione, ampliò enormemente il campo d’azione dello Shiatsu, stimolando nello stesso tempo grandi dibattiti ed ulteriori ricerche.
Alla morte di Masunaga la ricerca da lui intrapresa venne proseguita da alcuni suoi allievi.

Tra questi Ted Saito che, oltre ad ampliare e perfezionare la mappa dei Meridiani, si rese conto che l’energia modifica il proprio percorso nel corpo secondo lo squilibrio energetico in essere, arrivando ad individuare tre gradi crescenti di squilibrio sempre più profondo, con altrettanti “percorsi alternativi” che l’energia prende all’interno del corpo. (1)

Ma quali sono queste 6 Funzioni vitali fondamentali?

LE SEI FUNZIONI VITALI E LE SEI COPPIE DI MERIDIANI

Quanto segue è tratto dall’articolo “I Meridiani secondo Shizuto Masunaga” di Gabriella Poli e dal libro  “Zen Stretching” di Silvia M. Rossi. (2)

1°: Respirazione ed Escrezione
Meridiani
: POLMONE e INTESTINO CRASSO
Questa funzione ci dà la facoltà di creare un confine tra noi e l’esterno, conferendoci così un’individualità e definendo un nostro preciso spazio.
Masunaga scrive: “La nostra definizione di un organismo vivente è in relazione al fatto che esso abbia una qualche forma di confine che separi il suo ambiente interno da quello esterno“. Solo se definiamo i nostri confini possiamo differenziare noi stessi dall’ambiente esterno e scambiare con esso. E’ proprio questa la facoltà che tale funzione ci garantisce: creare confini permeabili e flessibili così che possiamo scambiare energia tra il nostro ambito interno e l’ambiente esterno, sotto forma di gas, materia, informazioni, esperienze, ecc. E’ con un’inspirazione che noi entriamo in questa vita, che lasciamo entrare la vita, ed è con un’espirazione che la lasciamo andare.
A livello fisico questa funzione ci dà la facoltà di respirare e di evacuare, a livello psichico di essere aperti e lasciare entrare nuove emozioni, nuove idee, nuove esperienze e di lasciare andare ciò di cui non abbiamo più bisogno, ciò che non appartiene più alla nostra vita presente.
Corrispondenze fisiologiche: polmoni e sistema respiratorio, intestino crasso, pelle, naso e senso dell’odorato.

2°: Acquisizione di cibo e Digestione
Meridiani:
STOMACO e MILZA/PANCREAS
Questa funzione è legata al nostro sostentamento, tramite il nutrimento e la trasformazione di quanto ingerito, e la riproduzione. Ci dà in primo luogo la capacità di avere appetito e fame e di ottenere cibo per soddisfare i nostri bisogni, nutrendo noi stessi in tutti gli aspetti della nostra vita, mediante alimenti, esperienze, conoscenze, ecc. Non solo cibo in senso stretto quindi, ma ogni elemento o esperienza o informazione che possa colmare il nostro vuoto, facendoci distinguere nell’ambiente ciò di cui abbiamo bisogno. Al di fuori di noi, ci fornisce lo stimolo a prenderci cura dei bisogni di chi ci sta vicino e che amiamo.
Ci permette inoltre di scomporre il cibo (digestione) in modo da poterlo facilmente assorbire.
A livello fisico è collegata con l’apparato digerente e l’area addominale, compreso l’apparato riproduttivo.
A livello psichico è connessa con la soddisfazione, la concretezza, la trasformazione delle idee e dei pensieri in azioni concrete, con la nostra curiosità e tenacia nel perseguire i nostri obiettivi e traguardi, con l’avere fiducia assoluta nel fatto che tutti i nostri bisogni potranno essere soddisfatti.
Corrispondenze fisiologiche: stomaco, milza, pancreas, tessuto connettivo, organi sessuali, bocca e senso del gusto.

3°: Controllo centrale e Conversione
Meridiani: CUORE e INTESTINO TENUE

Il nutrimento, in senso lato, una volta digerito deve essere assimilato e metabolizzato all’interno di noi. Questa funzione ci dà la facoltà di portare il nutrimento nel nostro “centro” e di convertirlo, sia in sangue sia in uno sviluppo intellettuale o in una manifestazione vitale. Tutto quello che assimiliamo e integriamo nel nostro “centro” diviene “chi noi siamo” in ogni aspetto del nostro essere, dalla qualità del nostro sangue fino alla consapevolezza di noi stessi, determinando la nostra unicità. Ed è da questo “centro” che noi esprimiamo e manifestiamo noi stessi nel mondo, è da questo “centro” che manifestiamo la nostra unicità. Un buon equilibrio tra la capacità di ritirarsi nel proprio centro per assimilare ed integrare e la capacità di esprimere noi stessi nel mondo ci garantisce stabilità emotiva. Il Meridiano del Cuore ha, infatti, a che fare con le facoltà intellettuali più elevate, che si esprimono attraverso il linguaggio e le emozioni.
Corrispondenze fisiologiche: cuore, intestino tenue, sangue, sistema nervoso centrale e il parlare.

4°: Purificazione e Impeto vitale
Meridiani:
VESCICA e RENI
Il sangue arricchito deve ora essere filtrato e depurato per fornire energia vitale all’intero organismo, sotto forma di slancio, potenza, tenacia ed adattabilità all’ambiente circostante.
Questa funzione ci dà la facoltà di regolare tutti gli organi e di mantenere nella nostra vita l’equilibrio tra attività (impeto, spinta vitale) e riposo (rigenerazione, purificazione).
Fisiologicamente è collegata con il Sistema Endocrino e il Sistema Nervoso Autonomo.
Questa funzione parla di stimolazione e inibizione dell’energia a tutti i livelli, della nostra capacità di spingerci nella vita e di rigenerarci attraverso il riposo. Ci conferisce l’impulso a sopravvivere, lo slancio del coraggio malgrado la paura e allo stesso tempo la capacità di fermarci e riposarci per accumulare nuova energia così da poter tornare di nuovo all’azione. E’ connessa anche con la stimolo alla riproduzione con il desiderio sessuale.
L’energia dei reni è quella che entra in gioco nei momenti di lotta per la sopravvivenza ma che, se non ben gestita compensandola con il rilassamento, genera uno stress permanente deleterio per la salute.
Corrispondenze fisiologiche: vescica, reni, sistema nervoso autonomo, sistema endocrino, ossa, orecchie e senso dell’udito.

5°: Circolazione e Protezione
Meridiani:
MASTRO DEL CUORE e TRIPLICE RISCALDATORE
Il sangue depurato e arricchito può ora essere distribuito in ogni cellula del corpo per mantenerla vitale.  Questa funzione ci dà la facoltà di far circolare il nostro sangue e in generale ogni elemento o aspetto che abbiamo bisogno di distribuire dentro di noi: emozioni, sensazioni, calore, ecc.
A livello fisiologico rappresenta la Circolazione, centrale e periferica, e il Sistema Immunitario.
Questa funzione ci permette di vivere la nostra vita pienamente in tutti i suoi aspetti, lasciando circolare liberamente nel nostro sistema sangue, emozioni, pensieri e convinzioni e proteggendo nello stesso tempo il nostro organismo e la nostra integrità.
Il Triplice Riscaldatore svolge un ruolo molto particolare in quanto funge da armonizzatore e regolatore dei “Tre Fuochi”: Fuoco superiore (respirazione, circolazione, ingestione del cibo), Fuoco mediano (digestione) e Fuoco inferiore (riproduzione ed eliminazione).
Corrispondenze fisiologiche: sistema circolatorio, sistema linfatico e sistema immunitario.

6°: Deposito e Distribuzione
Meridiani: VESCICOLA BILIARE e FEGATO

Con l’organismo nutrito e vitale non resta che gettarsi nel mondo…
Quest’ultima funzione ci permette di immagazzinare l’energia e di prendere decisioni per agire, assumendoci le relative responsabilità.
E’ collegata con la Pianificazione dell’Energia e la Distribuzione dei Nutrienti. Nella Medicina Tradizionale Cinese il Fegato è il Generale dell’esercito che decide la strategia, mentre la Vescicola Biliare è l’Ufficiale imparziale che prende le decisioni. Questa Funzione ci permette di avere una chiara visione che va oltre il presente, per fare progetti, elaborare strategie di vita a tutti i livelli, e ci offre la capacita di prendere decisioni affinché questi piani e queste strategie siano realizzati. Ci dà la libertà di movimento, la libertà di scelta e la libertà di poter realizzare i nostri progetti nel mondo.
Corrispondenze fisiologiche:  muscoli e legamenti, tessuto connettivo, articolazioni, occhi e senso della vista.

Pieno e Vuoto
L’energia si manifesta nel corpo secondo un ciclo giornaliero di queste Funzioni Vitali, che segue la numerazione da 1 a 6. Durante il giorno ci sarà quindi una prevalenza naturale d’energia in una Funzione rispetto alle altre, o meglio l’energia attiverebbe via via le varie Funzioni in modo ciclico, per cui ci saranno Meridiani naturalmente più carichi (pieni) ed altri più scarichi (vuoti). Questo a prescindere delle attività in cui si è impegnati.
A parte la ciclicità giornaliera, ci sono poi gli squilibri funzionali ed energetici, per cui certi Meridiani o coppie di Meridiani possono risultare cronicamente sovraccarichi (pieni) ed altri troppo scarichi (vuoti).
Quando, per le più svariate ragioni (fisiche, emozionali, ecc.), una coppia di Meridiani (quindi una Funzione vitale) risulta cronicamente scarica significa che ce n’è uno scarso o ridotto utilizzo e che l’energia, per compensazione, va a sovraccaricare altre Funzioni, che risultano così iper-attivate, condizione che spesso tende a cronicizzarsi.

Il considerare i Meridiani come espressione di Funzioni Energetiche primarie ne renderebbe possibile, a mio avviso, un loro riequilibrio attraverso le metodologie della Tecnica Energo-Vibrazionale (T.E.V.).

La Tecnica Energo-Vibrazionale
La T.E.V. è una pratica strumentale di riequilibrio energetico sviluppata da [4]Roberto Zamperini nel corso di una trentennale ricerca nell’ambito delle cosiddette Energie Sottili. La sua ricerca, basata sulla sperimentazione e puntuale verifica sul campo dei risultati ottenuti, gli ha permesso di redigere un innovativo e funzionale modello di funzionamento dei Chakra e di arrivare ad una vera e propria “anatomia e fisiologia sottile” del sistema energetico umano, in cui, per esempio, si considerano 14 Chakra principali più diversi altri secondari, anche se di fondamentale importanza, e diverse altre strutture energetiche la cui esistenza è emersa nei tanti anni di ricerche e

[5]

I Chakra principali nella TEV

sperimentazioni: i Centri Extra Corporei, i Nodi, gli Arcaici e la Cellula Madre, di cui si parla ampiamente nei cinque libri sino ad ora pubblicati. (3)

Lo sviluppo della T.E.V. è stato possibile grazie all’invenzione di un particolare strumento energetico, unico nel suo genere: il Cleanergy (da Clean + Energy = energia pulita).  Si tratta di un “trasmutatore energetico” che fa fondamentalmente due cose:
– assorbe e trasmuta l’energia congesta (l’energia che ha perso le sue caratteristiche vitali o che non è biocompatibile con il nostro sistema energetico) in energia pura e biocompatibile;
– trasmette un costante flusso d’energia con target d’informazioni indirizzate al riequilibrio e all’attivazione del nostro sistema energetico. [6]

Il Cleanergy può essere utilizzato fondamentalmente in due modi:
– in modo meccanico, semplice ed intuitivo, appoggiando il Cleanergy sul corpo in corrispondenza, per esempio, di un Chakra o di un organo, oppure tenendolo a pochi centimetri dal corpo e passandolo ripetutamente sulla zona interessata o, in questo caso, lungo il percorso di un Meridiano o su un’area di diagnosi;
– effettuando un collegamento tra il Cleanergy ed una qualsiasi struttura energetica esistente, per esempio un Chakra, secondo quanto insegnato nel primo seminario di T.E.V. (3)

Un aspetto di particolare interesse nel nostro caso è il concetto di CAMPO ORDINATORE.
Si è scoperto che oltre alle strutture energetiche locali – che hanno cioè una localizzazione spaziale, come per esempio un Chakra – ci sono strutture energetiche non locali, che presiedono alle varie funzioni dell’organismo, chiamate genericamente Campi Ordinatori.
Ad ogni funzione esistente corrisponde quindi un Campo Ordinatore che, in quanto tale, può essere pulito, riequilibrato ed attivato mediante il Cleanergy e le metodologie della T.E.V. (4)

I Campi Ordinatori usualmente utilizzati sono, per esempio, il Campo Ordinatore del sistema muscolare, del sistema endocrino, del sistema immunitario, del sistema nervoso, così come quello del sangue o dell’acqua dell’organismo.

Nella T.E.V. la struttura energetica umana viene suddivisa in 7 dimensioni: fisica, emozionale inferiore e superiore, mentale inferiore e superiore, ispirazionale inferiore e superiore. L’azione del Cleanergy può quindi essere indirizzata selettivamente su ciascun piano d’esistenza, nell’ambito fisico così come nell’ambito emozionale, mentale o ispirazionale.

Ci dovrebbe quindi essere un Campo Ordinatore anche per ciascuna delle 6 Funzioni Vitali individuate da Masunaga (esprimibile nelle sette Dimensioni) che potrà essere pulito, riequilibrato ed attivato secondo le varie tecniche della T.E.V. senza nessun contatto fisico.

Per verificarlo ho quindi provato a collegare al Cleanergy questi sei nuovi Campi Ordinatori su persone che non sapevano nulla dell’argomento, senza dir loro quale Funzione avrei attivato. La cosa che mi ha sorpreso è che quasi sempre c’è stata un’immediata sensibilizzazione fisica di una o più zone interessate dalla Funzione che era stata attivata. Per esempio, nel caso più eclatante, ho attivato la 1° Funzione (Respirazione e Escrezione) e la persona ha sentito un’immediata sensazione di freschezza al naso! In altri casi ci sono state sensazioni più lievi, ma quasi sempre lungo il percorso dei meridiani interessati. Le sensazioni avvertite sono molto variabili sia nella qualità sia nell’intensità, dipendendo molto dalla sensibilità della persona trattata.
L’interazione del Cleanergy con queste Funzioni sembrerebbe quindi possibile.

Meridiani o Chakra?
Nella mia piccola ricerca sulla visione dello Shiatsu di Masunaga, mi sono imbattuto nel web in alcuni tentativi di conciliare il “sistema dei meridiani” (cinese) e il “sistema dei chakra” (indiano), due modelli di riferimento con entrambi un’indubbia funzionalità.
E’ una cosa che ha sempre colpito anche me: come mai due popoli confinanti hanno elaborato due visioni apparentemente così diverse fra loro sullo stesso argomento?

Forse la diversità è solo più apparente che sostanziale? Nello Yoga sistema indiano non si parla di Nadi (lett. “tubo”) per indicare i canali di scorrimento del Prana per alimentare tutte le parti del corpo?

Avremmo quindi due modelli – è sempre bene precisare che si tratta per l’appunto di modelli – che, sia pur completi e funzionali di per sé, potrebbero essere considerati in qualche modo fra loro complementari?

Per sfizio ho provato ad indagare sugli eventuali collegamenti energetici (risonanza) tra le 6 Funzioni primarie – corrispondenti alle 6 coppie di Meridiani – ed i principali Chakra. Questo è stato possibile mediante la loro pulizia/attivazione – con il Cleanergy – e verificando successivamente quali Chakra si fossero eventualmente attivati a loro volta. E’ ovviamente possibile la verifica inversa: pulire/attivare un singolo Chakra e verificando se ciò abbia avuto un effetto su una o più Funzioni o Meridiani.
Dai primissimi test che ho effettuato, sembrerebbe che ogni Funzione (senza contare gli organi e i sistemi fisiologici) sia in risonanza con diversi Chakra  in modo non sempre diretto ed evidente, il che è plausibile se si considera la trasversalità delle Funzioni rispetto ai singoli Chakra. Si tratta comunque di verifiche lunghe e minuziose, che andrebbero svolte da più persone, per arrivare a dei risultati il più oggettivi possibile.


Zen Stretching

Come accennato all’inizio, gli esercizi di Zen Stretching permettono di percepire e interagire con i singoli Meridiani, attivandone l’energia o disperdendone l’energia in eccesso, senza bisogno dell’intervento di un operatore esterno. Mi sono quindi chiesto se il trattare, anche superficialmente, una Funzione con il Cleanergy sortisca un qualche effetto sulla propria percezione dei Meridiani, in risposta agli esercizi di Zen Stretching. Dai primi test sembrerebbe proprio di sì. Dopo un breve collegamento con il Cleanergy l’auto-percezione dei Meridiani (il sentirli cioè energeticamente più pieni o più vuoti) cambia, in accordo con il trattamento eseguito!

Shiatsu e TEV?
Tenendo ben presente che per ora si tratta solo di poche e veloci sperimentazioni, il passo successivo estremamente interessante dovrebbe essere la pratica con un operatore di Shiatsu, per verificare quanto e come il trattamento di una Funzione mediante il Cleanergy influisca sulla condizione e percezione dei Meridiani collegati.

Si potrebbe quindi pensare ad una possibile sinergia tra la T.E.V. e lo Shiatsu?
Per verificare se una sinergia tra lo Shiatsu, perlomeno quello ispirato alle idee di Masunaga, e la T.E.V. può essere possibile e, soprattutto, se ciò può avere un senso in ambito terapeutico, non c’è altra strada che una metodica e attenta sperimentazione sul campo, con possibili vantaggi, credo, per entrambi gli approcci.
L’utilizzo del Cleanergy – anche solo nelle sue metodologie di base – potrebbe risultare molto utile per facilitare il trattamento fisico di un Meridiano, per esempio eliminandone prima gran parte delle congestioni, o intervenendo successivamente sugli aspetti meno fisici di una particolare Funzione (dimensione emozionale e mentale).

E’ inoltre da considerare il supporto energetico che il Cleanergy può costituire per l’operatore di Shiatsu, sia fornendogli un costante apporto d’energia, che proteggendolo da indesiderate contaminazioni eteriche.


Note

(1)  L’eredità di Masunaga e le Scoperte di Ted – http://www.shinso-shiatsu.com/index.php/it/content/C60/

(2)  “I Meridiani secondo Shizuto Masunaga” articolo di Gabriella Poli
Istituto Europeo di Shiatsu – http://www.shiatsu-ies.eu/letteratura.asp
“Zen Stretching” di Silvia Marchesa Rossi – Edizioni Il Castello

(3)  L’insegnamento della T.E.V. si articola in seminari di 2 giorni: un seminario Introduttivo alla percezione delle Energie Sottili e alla Tecnologia Cleanergy e 6 seminari di T.E.V. vera e propria (di cui gli ultimi 3 tenuti solo da R. Zamperini). Nel 1° seminario di T.E.V. si apprende l’utilizzo mentale del Cleanergy.

(4)  R. Zamperini ha sino ad ora pubblicato 5 libri, tutti editi da Macro Edizioni:
Le Energie Sottili e la T.E.V.
Terapia della casa
Anatomia Sottile
Fisiologia Sottile
La Cellula Madre e l’energia del tempo