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Un’ipotesi che sembra diventare sempre più valida nel campo delle energie sottili è quella della esistenza dell’Etere o Aether.
Si tratta di un argomento trattato spesso e che, defenestrato a suo tempo dalla Fisica che se ne era prematuramente sbarazzata con la Teoria della Relatività, sembra che, sia pure in modo piuttosto indiretto, stia rientrando sotto altri nomi  (Energia del Vuoto o Zero-Point-Energy, spazio di Higgs, Energia Oscura o Quintessenza, Superstrings, etc.).
In ogni caso ogni collettore di “energia sottile” sembra emanare un leggerissimo fluido, fluido che sembra coincidere in tutto e per tutto con il concetto di Aether, tanto che è non è da escludere che si dovrà un giorno sostituire il termine “energia sottile” con quello di Aether….

La cosa più interessante è che Aether sembra manifestarsi in quattro modalità diverse:

a) Etere caldo o entropico o finale.
E’ il contenitore delle trasformazioni entropiche: ogni trasformazione energetica genera disordine ed entropia e come tale Ae4. E’ presente largamente nelle zone malate, soprattutto nelle malattie croniche, ma anche in quelle acute. E’ generato da ogni trasformazione di energia “densa”: ce n’è una gran presenza presso le antenne dei ripetitori televisivi, di cellulari, radar, etc. Negli ambulatori dove si praticano analisi ai raggi X ed è generata perfino dagli apparecchi ad ultrasuoni. Neppure è il caso di dire che se ne genera una gran quantità con i motori a combustione. Insomma, si genera lo Ae4 ogni volta che c’è una trasformazione di energia densa da un tipo ad un altro.

Le altre tre modalità di Aether possono presentare una forma irritata. La chiamiamo Etere Irritato o Congesto, in gran parte (anche se non totalmente) coincidente con l’etere terminale o Ae4.

b) Etere elettromagnetico (onde EM, luce, raggi X, ecc).
E’ la modalità di ogni manifestazione di energia elettromagnetica, come la luce, i raggi X, i raggi gamma, eccetera.
Molti apparecchi che generano alte frequenze, gli apparecchi a scintillazione, le lampade al neon e agli altri gas, producono una quantità spesso notevole di Etere Irritato.

c) Etere addensante o chimico.
Una rappresentazione delle linee di forza del campo magnetico.
E’ il tipo di Aether ancora oggi più misterioso. Se ne qualcosa in base agli effetti della sua condensazione in Etere Vitale. E’ sicuramente connesso all’attività degli enzimi, alla gravità, al magnetismo, a molti fenomeni chimici.

d) Etere vitale.
E’ una modalità di Aether connessa all’attività energetica delle piante. Nei pressi di un bosco, di una foresta se ne percepisce una gran quantità. Gli animali e l’uomo utilizzano l’Etere Vitale trasformandolo in Bioenergia che poi sfruttano nei loro processi vitali, generando Energia Sottile Congesta o Etere Irritato.

Gli studiosi del lavoro di Rudolf Steiner troveranno molte affinità con le cose che quel Maestro insegnava. E non a caso…! Da lì, infatti, è partita la ricerca sia sulle modalità di etere, sia soprattutto sul fenomeno della Condensazione.

Secondo la TEV, ad ogni funzione della struttura d’energia sottile, si deve affiancare un campo che la genera, la guida e la controlla. Tale campo può essere definito campo morfogenetico, morfico o Campo Ordinatore.

Cos’è la condensazione? La condensazione è quel fenomeno che le piante sono in grado di produrre e che consiste nella trasformazione delle prime tre modalità di Aether nella quarta. In altre parole, le piante trasformano le modalità inutilizzabili di Aether in una forma utilizzabile dagli animali e dall’uomo, l’Etere Vitale. Piante e uomini, a loro volta, trasformano l’Etere Vitale in un’altra varietà più “densa” e più adatta al loro metabolismo energetico che è la cosiddetta Bioenergia.

E’ dunque evidente che siano possibili tre tipi di condensazione, da ciascuna delle prime tre modalità di Etere all’Etere Vitale.

Negli animali e nell’uomo, la condensazione è un’abilità in gran parte perduta, che può però essere riattivata.
In ognuno di noi esistono sia pure al livello embrionale tre Campi Energetici che chiamiamo Bio Condensatori (BioC):

– il BioC4 che condensa l’Etere finale in Etere Vitale. Secondo molte esperienze, attenua o elimina le congestioni sottili associate a necrosi o infiammazione.

– il BioC3 che condensa l’Etere elettromagnetico in Etere Vitale. Attenua o elimina le congestioni sottili da campi elettromagnetici.

– il BioC2 che condensa l’Etere chimico in Etere Vitale. Stimola la formazione e l’attività degli enzimi.

L’attivazione di questi BioCondensatori è ormai entrata a far parte della TEV e delle Tecnologia Cleanergy, sia come parte integrante delle informazioni sottili di base dei principali strumenti che come singole memorie energetiche della C.P.U.

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